OSPEDALE DEGLI INNOCENTI DI FIRENZE (1218-1996)
PATRONATO DELL'ARTE DELLA SETA E COMMISSIONI AMMINISTRATRICI DIVERSE (XV secolo-1960)
PRIVILEGI, STATUTI, DELIBERAZIONI E CONTRATTI (XV secolo-1930)
ATTIVITA' DELIBERATIVA (1575-1791) La sezione è riferita all'attività deliberante, esercitata dall'origine sino al 1770 (anno della sua soppressione) dalla Corporazione dell'Arte della Seta. L'Archivio conserva le deliberazioni degli operai dell'Arte della Seta a partire dal 1575 e poi dal 1771 quelle degli operai di San Paolo e di Santa Maria Nuova, subentrati ai primi nel governo dell'ospedale, su nomina della Camera di Commercio. Quest'ultima infatti, succeduta alle Arti, declinò ogni ingerenza negli affari del brefotrofio. Dal 1759 il priore era stato intanto sostituito con un commissario di nomina granducale.Gli Operai dell'Arte della Seta erano preposti all'esercizio delle varie attività istituzionali e, principalmente, alla gestione del cantiere e della fabbrica. Mancano tuttavia del tutto le testimonianze della loro attività deliberativa, dalla fondazione al 1575, a seguito del danno, come è probabile, subito dalle scritture dell'Arte della Seta, per un incendio sviluppatosi nell'archivio della corporazione medesima, dove erano conservate anche le scritture dell'ospedale. Terminata l'attività di patronato dell'Arte e, col 1791, anche quella degli operai dei sunnominati ospedali di San Paolo e di Santa Maria Nuova, non si ha traccia dell'attività deliberante sino al 1810, anno in cui venne creata una "Commissione Amministrativa sopra gli Spedali riuniti di Firenze", con sede in Santa Maria Nuova, presieduta dal marchese Pucci, rimasta in carica sino al 1816. Tale documentazione tuttavia, come si evince da una annotazione a margine nell'inventario di Ugo Cherici, risulta dispersa.Ugualmente non si ha traccia di quella pertinente alla successiva Commissione Straordinaria, istituita dal 1816 al 1817 né, dal 1818, degli atti emanati per gli Innocenti dalla nuova Deputazione sopra gli Spedali e Luoghi Pii (sciolta il 6 luglio del 1833), cui seguì il governo di un commissario interno di nomina regia (il primo fu Agostino Nuti nel 1836), sotto il controllo della Segreteria di Stato.Anche per il periodo che va dal 1862 al 1888, che vide l'ospedale quale Opera Pia, sottoposto al controllo del Ministero dell'Interno, risulta mancante, forse per le medesime ragioni di dispersione dovuta all'evento straordinario dell'alluvione, la documentazione dell'attività deliberativa. Nel maggio del 1888, deceduto l'ultimo commissario Torello Pianigiani, vennero finalmente attuate le disposizioni governative di riforma delle Opere Pie del 1862, tra cui l'obbligo dell'elezione di un Consiglio di Amministrazione interno. Il Consiglio, composto da cinque membri e dal commissario-direttore, cui spettava l'amministrazione ordinaria e la rappresentanza giuridica dell'Ente, riprese a pieno titolo l'attività deliberativa che risulta interrotta e/o dispersa dunque per quasi cento anni, dal 1791 al 1888. Bibliografia: Cherici Ugo, L'assistenza all'infanzia e il R. Spedale degli Innocenti di Firenze - Firenze 1932 Di Bello Giulia, "L'infanzia italiana nei progetti di legge e di riforma del secondo Ottocento" in "Itinerari nell storia dell'infanzia. Bambine e bambini, modelli pedagogici e stili educativi", a cura di Carmela Covato e Simonetta Ulivieri - Abbiategrasso (Mi), 2001, pp. 180-196 Bruscoli Gaetano, Lo Spedale di Santa Maria degli Innocenti di Firenze - Firenze, Ariani, 1900, pp. 128-131 Giaquinto Eleonora, L'archivio dell'Istituto degli Innocenti di Firenze. Assistenza all'infanzia (1951-1991). Introduzione - Inventario, tesi di laurea - a.a.2006/2007 Serie: 1 Unità archivistiche: 5
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